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Nuovo Dpcm: il CAI chiede a Conte un chiarimento sulle attività consentite in montagna

Non appena preso atto del contenuto del Dpcm del 14.01.2021, la Presidenza generale del Club Alpino Italiano ha inoltrato al Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte un quesito per ottenere con urgenza un chiarimento che possa permettere ai propri iscritti di svolgere le attività che sono espressamente consentite dal decreto, fugando ogni possibile dubbio interpretativo.

Ecco il testo del quesito:

Preso atto di quanto previsto dall’art. 2, comma 4, lettera b), del DPCM 14.01.2021, per cui lo spostamento in comune diverso da quello di residenza è consentito, oltre che “per comprovate esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute”, anche per “svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi e non disponibili in tale comune”, e poiché il trekking, l’escursionismo, l’alpinismo, lo scialpinismo, lo sci di fondo, lo sciescursionismo e le pratiche escursionistiche in ambiente innevato aperto e non attrezzato (impianti) rientrano tra le attività sportive (così come individuate dalla Circolare del Ministero dell’Interno N. 15350/117/2/1 Uff.III-Prot.Civ. del 16.10.2020) e come tali consentite, purché esercitate in forma individuale e nel rispetto di almeno due metri di distanza tra i partecipanti,

SI CHIEDE

se, al solo ed esclusivo fine di svolgere una di tali attività sportive “in montagna”, sia consentito a quanti abitino in un comune che di montagne sia privo, spostarsi in altro comune “di montagna”, facendo rientro immediato alla propria residenza al termine della stessa.

Va’ Sentiero: al via il crowdfunding per sostenere la seconda metà della spedizione lungo il Sentiero Italia

I ragazzi di Va’ Sentiero lanciano una campagna di crowdfunding per sostenere la loro spedizione lungo il Sentiero Italia, il trekking più lungo del mondo: giunto a metà lo scorso dicembre, il cammino riprenderà il 29 marzo da Visso, Marche, e si concluderà il 15 novembre a Santa Teresa di Gallura, in Sardegna.

I sei ragazzi di Va’ Sentiero lanciano una campagna di crowdfunding per sostenere la loro spedizione lungo il Sentiero Italia, il trekking che con i suoi 6.880 km lungo le alte via d’Italia vanta il titolo di trekking più lungo del mondo. Giunto esattamente a metà lo scorso dicembre, il cammino di Va’ Sentiero riprenderà il 1° aprile 2020 da Visso, nel cuore delle Marche, e si concluderà il 15 novembre 2020 a in Sardegna a Santa Teresa di Gallura.

Obiettivo della campagna di crowdfunding è finanziare le spese di questa seconda tranche, una marcia di 7 mesi e mezzo che attraverserà 3.500 km distribuiti su 10 Regioni e scanditi da 180 tappe. Tra le mete in programma Gran Sasso, Majella, Altopiano delle Murge, Costiera Amalfitana, Pollino, Sila, Aspromonte, Etna, Madonie, Riserva dello Zingaro, Gennargentu e Gallura.

Va’ Sentiero è un progetto nato dal basso da un’idea di Yuri Basilicò, Sara Furlanetto e Giacomo Riccobono, che hanno deciso di lasciare vite e lavori precedenti e, gambe in spalla, mettersi in cammino lungo il Sentiero Italia.

L’obiettivo? Attraversare il sentiero da cima a fondo per riscoprire, documentare e raccontare le terre alte del Bel Paese, contribuendo alla valorizzazione di un patrimonio paesaggistico, ambientale e culturale senza pari, da troppo tempo in attesa del riconoscimento che merita.

La campagna di crowdfunding

Online dall’8 febbraio all’11 marzo sulla piattaforma Ginger, la campagna di crowdfunding di Va’ Sentiero si propone di coprire le spese della seconda metà della spedizione di Va’ Sentiero, che attraverserà le montagne del centro sud, isole comprese. Sette mesi e mezzo di cammino che daranno voce alle meraviglie che scandiscono la dorsale montuosa dell’Italia centro meridionale, offrendo una possibilità di riscatto a luoghi dall’enorme potenziale ma, purtroppo, ancora troppo poco conosciuti.

Ecco nel dettaglio le spese che saranno finanziate attraverso il crowdfunding:

  • Vitto e alloggio: i primi 15.000 euro copriranno le spese vive della spedizione: 200 pernotti e oltre 600 pasti tra colazioni, pranzi e cena per il team di 7 componenti (guida, fotografa, ufficiale logistico, videomaker, cambusiere, social media manager, driver tuttofare).
  • Il furgone: Santos è il furgone della spedizione che segue tappa dopo tappa i camminatori. Classe 1995, il vecchio Mercedes Sprinter è un insostituibile supporto logistico e, all’occorrenza, anche stazione di lavoro on the road. Acciaccato, per tornare a ruggire ha bisogno di un restyling da 5.000 euro.
  • Gli eventi: anche in questa seconda tranche della spedizione non mancheranno gli eventi pubblici sul territorio, un ricco calendario di incontri e di confronti sui temi della montagna. Con 10.000 euro, sarà possibile promuovere eventi di qualità e grande varietà.
  • L’attrezzatura video-fotografica: per incrementare il lavoro di documentazione dell’esperienza e delle terre alte del centro-sud Italia, sarà necessaria nuova attrezzatura, di qualità professionale. Di preciso, servono due corpi macchina e altrettanti obiettivi, per un totale di circa 5.000 euro.

Sentiero Italia: ingresso in Lobardia

Chi contribuirà con una donazione avrà dei bellissimi premi: dalle stampe fotografiche alle tazze Va’ Sentiero, dalle nuove T-shirt ai super zaini Ferrino Finisterre Limited Edition Va’ Sentiero.

I contributi raccolti serviranno quindi a rendere possibile e a migliorare ulteriormente la condivisione del progetto: Va’ Sentiero sta coinvolgendo un pubblico sempre più numeroso, aggiornando giorno dopo giorno la sua community che ad oggi conta più di 40.000 persone; e il pubblico dei media partner d’eccezione: Touring Club Italiano, Radio Francigena e Gazzetta dello Sport.

Inoltre, ogni tappa verrà documentata dal punto di vista sia tecnico che culturale; ogni informazione sarà accessibile a tutti dal sito www.vasentiero.org. Ad oggi i paesaggi, le persone, la biodiversità, i borghi, le tradizioni e le varietà linguistiche incontrati lungo il percorso sono stati immortalati attraverso 15.000 scatti fotografici e 5 terabyte di riprese video; sul territorio sono stati organizzati 40 eventi pubblici tra incontri, concerti, videoproiezioni e osservazioni astronomiche.

La condivisione è anche… fisica: la spedizione è inclusiva e chiunque lo desideri può unirsi per una o più tappe, come nel film Forrest Gump. Ogni giorno, tanti appassionati e curiosi, dopo aver conosciuto Va’ Sentiero grazie al passaparola, affiancano i ragazzi nella scoperta delle Terre Alte. Finora, la spedizione ha contato oltre 1.500 compagni di viaggio, da 10 nazionalità diverse.

I volti dietro Va’ Sentiero

A portare avanti la spedizione, i sette membri del team: il fondatore Yuri Basilicò, 32 anni, guida e coordinatore del progetto; la cofondatrice Sara Furlanetto, 26 anni, fotografa e responsabile della comunicazione; il cofondatore Giacomo Riccobono, 28 anni, responsabile logistica ed eventi; Andrea Buonpane, 30 anni, videomaker; Francesco Sabatini, 30 anni, cambusiere e responsabile dell’approfondimento culturale; Martina Stanga, 25 anni, new entry del gruppo, social media manager. A completare il team, Giovanni Tieppo, camionista in pensione alla guida di Santos, il vecchio furgone che funge da supporto logistico e ufficio on the road.

Il cammino condiviso di Va’ Sentiero è passato dalla carta ai fatti anche grazie agli sponsor che hanno creduto nel progetto sin dall’inizio: Montura (capi d’abbigliamento tecnici), Ferrino (zaini, tende e sacchi a pelo), Oxeego (calze e intimo tecnico), Lenovo (laptop) e Motorola (cellulari). Le risorse economiche sono state trovate grazie ad un primo crowdfunding (di grande successo) e al decisivo contributo di Fondazione Cariplo, F. Carispezia, Wonderful Outdoor Week, F. di Venezia, F. Agostino De Mari, F. CariLucca e F. dei Monti Uniti di Foggia.

[Immagini: © Sara Furlanetto]

Corsa in montagna: benefici e consigli per praticarla al meglio

Non solo trekking, ciaspolate, sci e arrampicate. La montagna offre agli amanti dello sport un ventaglio di attività di vario livello. Tra queste, una delle più interessanti è la corsa in montagna, disciplina podistica che si svolge in altura.

Chi si cimenta in questo tipo di attività ne rimane spesso ammaliato. Oltre al lato puramente sportivo, correre immersi nella natura circondati da paesaggi incantevoli dona una sensazione di libertà che rende ancor più entusiasmante l’esperienza di running. Un’esperienza che offre molteplici benefici ma che va affrontata con la giusta consapevolezza e con un’adeguata preparazione.

I benefici della corsa in montagna

Sono numerosi i risvolti positivi che derivano dall’attività di running ad alta quota. Tra questi:

  • I benefici fisici. Correre in montagna coinvolge i glutei, le braccia e la muscolatura delle gambe, favorendone la tonicità e l’elasticità;
  • I benefici psichici. Il contatto con l’ambiente naturale diminuisce stress e tensione. Già di per sé, la corsa è un’attività che favorisce il rilassamento mentale, grazie alle sostanze che il nostro organismo libera durante lo sforzo fisico. La natura amplifica questo effetto;
  • I benefici sportivi. Molti runner sostengono che il nostro corpo risulti più a suo agio correndo sui sentieri naturali, probabilmente perché le superfici sono più morbide e ammortizzano i passi. Non a caso, dopo anni di corsa su strada, molti atleti si avvicinano alla mountain running proprio perché il contatto con le superfici più morbide provoca meno dolore alle articolazioni.

Corsa in montagna: i consigli

Come ogni attività fisica anche la corsa in montagna va affrontata con la giusta attenzione, sia essa svolta a livello agonistico o dilettantistico. Per poter vivere nel migliore dei modi questa esperienza è importante seguire alcune accortezze. Ecco qualche semplice consiglio.

Allenatevi gradualmente

Affrontate gli allenamenti della corsa in salita in modo graduale ma costante. Ricordate di aumentare i tempi di percorrenza progressivamente.

Affrontate percorsi adatti alle vostre caratteristiche fisiche

Non strafate e valutate con attenzione le vostre caratteristiche riguardo il grado di allenamento e la conoscenza dell’ambiente. Se siete alle prime esperienze, optate per percorsi che non superino l’ora di durata e che non prevedano dislivelli eccessivi.

Scegliete scarpe tecnicamente adatte alla corsa in montagna

Tra le scarpe consigliate dai runner per velocità, leggerezza e flessibilità, ci sono le adidas Terrex Speed GTX, perfette anche per il trail running ad alti livelli. Create per sfidare il fango e la pioggia e per offrire il massimo comfort grazie all’innovativa tecnologia traspirante GORE-TEX 3D Fit, le adidas Terrex Speed GTX rappresentano il supporto ideale per affrontare percorsi lunghi e superfici insidiose.

Adidas Terrex

State attenti a dove mettete i piedi

Osservate sempre il percorso a pochi metri da voi, in modo da anticipare la vostra direzione, scansando eventuali ostacoli.

Siate prudenti nelle discese

La discesa è forse l’aspetto più difficoltoso della corsa in montagna. Cercate di non improvvisare, non solo per evitare infortuni ma anche fastidiosi dolori muscolari. Rimanete concentrati, siate prudenti e decontratti.

Non fatevi intimorire dal dolore alle gambe

Una corsa in cui si alternano salite e discese può facilmente provocare dolori più o meno intensi alla muscolatura. Per chi si cimenta per la prima volta nella corsa in montagna, l’ideale è alternare allenamenti ad alta quota ad allenamenti in pianura.

Ora non vi resta che provare la straordinaria esperienza della corsa in montagna. Qualcuno di voi la pratica già?

Va’ Sentiero: al via l’avventura sul Sentiero Italia, il trekking più lungo del mondo

Tre ragazzi stanno organizzando una spedizione collettiva condivisa in tempo reale sul trekking più lungo del mondo, per raccontare le terre alte italiane. Al via la campagna pubblica di raccolta fondi per sostenere il progetto

Una camminata di 6.880 km alla scoperta delle terre alte italiane, che inizia il primo maggio. Va’ Sentiero è un viaggio lungo il filo rosso più lungo del mondo: il Sentiero Italia. Un’avventura lunga un anno, per scoprire le montagne e le loro genti, promuovendo le unicità di quei luoghi attraverso la rete e i social. Un viaggio collettivo, aperto a chiunque vorrà aggregarsi alla spedizione, testimoniando in prima persona la centralità della montagna e l’importanza di un approccio sostenibile alla stessa.

Questo il sogno dei tre fondatori di Va’ Sentiero, Yuri Basilicò, Sara Furlanetto e Giacomo Riccobono. Innamorati delle montagne italiane e dei tesori che custodiscono, i ragazzi hanno appena lanciato una campagna di crowdfunding per dare vita alla spedizione, dal basso.

Alla scoperta del Sentiero Italia

Il Sentiero Italia attraversa tutte le catene montuose del Paese, toccando tutte le 20 regioni italiane (dal Friuli-Venezia Giulia alla Sardegna) e oltre 350 borghi montani. Realizzato negli anni Novanta grazie all’Ass. Sentiero Italia e al Club Alpino Italiano, nel corso degli anni successivi il sentiero è stato dimenticato. Ma nel gennaio 2018 il Club Alpino Italiano ne ha annunciato il restauro integrale e, grazie all’immenso lavoro di centinaia di volontari CAI, il S.I. verrà riaperto nella primavera 2019.

Grazie al nostro viaggio, vogliamo far conoscere il Sentiero Italia soprattutto ai nostri coetanei, in tutto il mondo, e dare voce alle terre alte, luoghi meravigliosi eppure spesso dimenticati, spopolati, abbandonati a sé stessi. Il 2019 è l’Anno nazionale del Turismo Lento: il momento giusto!” ha dichiarato Yuri Basilicò (31 anni), ideatore di Va’ Sentiero.

I tre ragazzi percorreranno l’intero Sentiero Italia a piedi. La loro non è un’impresa sportiva, quanto un’iniziativa sociale, basata sull’idea di condivisione: racconteranno infatti la loro avventura attraverso la rete e i social. La loro esperienza vuole essere una finestra sulle terre alte italiane: i paesaggi, i volti, le tradizioni, i piatti, i mestieri, i dialetti…

Il loro viaggio sarà inoltre raccontato dal Touring Club Italiano, che pubblicherà degli aggiornamenti regolari sul proprio sito; e da Radio Francigena, che trasmetterà i resoconti settimanali della spedizione. “Questa parte d’Italia custodisce le braci di una parte importante della nostra identità. È il patrimonio che vogliamo valorizzare: un valore a lungo trascurato, che può dare un contributo importante alle nostre montagne, non solo come luoghi per un’escursione o un’esperienza transitoria, ma luoghi per la comunità, dove poter vivere, all’insegna della circolarità” continua Sara Furlanetto (25 anni), co-fondatrice di Va’ Sentiero.

La caratteristica più importante di Va’ Sentiero è l’inclusività del viaggio. La condivisione sarà infatti anche fisica, oltre che digitale: Va’ Sentiero è un’esperienza collettiva, aperta a chiunque voglia aggiungersi alla spedizione (anche solo per una tappa), dando volto e voce alla narrazione, diventando così un ambasciatore di Va’ Sentiero.

Inoltre, lungo il viaggio di Va’ Sentiero verranno organizzati degli eventi in quota: appoggiandosi ad alcuni rifugi di montagna, verranno realizzate delle performance artistiche all’interno di una tenda geodetica messa a disposizione dallo sponsor Ferrino, posta nelle vicinanze del rifugio, cui seguirà l’osservazione astronomica della volta celeste, in compagnia di un divulgatore scientifico.

Il nostro sogno è che il nostro progetto sia il seme per una svolta positiva nell’approccio dei giovani alle montagne italiane” afferma Giacomo Riccobono (27 anni), co-fondatore del progetto.

Per trovare i fondi necessari alla lunghissima spedizione, i ragazzi hanno deciso di scommettere su una campagna pubblica di crowdfunding: una scelta coerente con l’identità inclusiva e partecipativa del progetto. La campagna sarà all or nothing: riceveranno quindi il denaro raccolto solo se l’importo finanziato dai sostenitori sarà almeno pari all’obiettivo minimo prefissato.

Yuri Basilicò, Sara Furlanetto e Giacomo Riccobono alla scoperta del Sentiero Italia
Yuri Basilicò, Sara Furlanetto e Giacomo Riccobono

L’obiettivo della campagna è di raccogliere almeno 25.000 euro, che saranno utilizzati per coprire le spese del team dei primi sette mesi di viaggio. Se riusciranno a raccogliere di più, sosterranno le spese di una piccola squadra di giovani film-makers che a rotazione documenteranno l’esperienza; equipaggeranno un furgone di supporto, che sia una stazione di editing on the road, utile a editare e pubblicare i contenuti raccolti in tempo reale; realizzeranno un portale web, multilingue, che raccolga le rubriche sviluppate durante il viaggio. Infine, i ragazzi intendono pubblicare un libro fotografico dedicato ai paesaggi e ai volti del Sentiero Italia.

Tante le ricompense che ogni donatore otterrà come premio per il proprio contributo, tra cui l’opportunità di ricevere in anteprima il percorso e il calendario di Va’ Sentiero per iscriversi alle tappe della spedizione, nonché di adottare una tappa del viaggio, dandole il proprio nome.

Va’ Sentiero: sponsor e patrocini

Nel corso dei mesi, Va’ Sentiero ha ricevuto diverse sponsorizzazioni tecniche. Oltre a Ferrino (zaini e tende) e Ziel (occhiali e bino coli), il principale sponsor tecnico è Montura, che ha creduto nel progetto fin dalla sua genesi e ha procurato tutto l’abbigliamento tecnico.

Inoltre, il progetto ha ricevuto un cofinanziamento da Fondazione Cariplo, necessario ad avviare la spedizione. “Abbiamo sostenuto questo progetto per diversi motivi” spiega Giuseppe Guzzetti, presidente di Fondazione Cariplo “perché è promosso da giovani che hanno la passione per la natura e per la montagna e si sono impegnati a coinvolgere molte persone. Inoltre, Fondazione Cariplo da sempre è impegnata nel sostegno di progetti che promuovono stili di vita legati ad una maggiore sensibilità nei confronti della sostenibilità. A ciò aggiungiamo un altro importante obiettivo: avviare iniziative che recuperino le aree interne, che valorizzino le nostre montagne, incentivando iniziative imprenditoriali soprattutto per i giovani. Ecco che il sogno di questi ragazzi con Va’ Sentiero rappresenta un ulteriore tassello in questa direzione”.

Il progetto ha raccolto numerosi consensi e patrocini, tra cui quello del Ministero dell’Ambiente, di tante Regioni e di numerose associazioni nazionali. Il primo ente a credere nel progetto è stato però il Touring Club Italiano. “Abbiamo fin da subito voluto dare il nostro patrocinio a Va’ Sentiero” spiega Claudia Sorlini, vicepresidente del Touring Club Italiano “perché ci sembra un progetto bellissimo, che coniuga riscoperta del Paese, valorizzazione delle aree montane, impresa sportiva e impegno concreto per tutte quelle comunità di cui troppo spesso non si parla,malgrado il loro lavoro quotidiano a tutela del territorio. Un’iniziativa in perfetta linea con i valori della nostra associazione, che dal 1894 promuove un turismo sostenibile e si prende cura del Paese come bene comune”.

Siamo consapevoli si tratti di un progetto impegnativo” concludono i ragazzi di Va’ Sentiero. “La montagna stessa, d’altronde, è una strada in salita. Per questo chiediamo a tutte le persone che condividono la nostra passione di aiutarci concretamente. Walter Bonatti, cui questo progetto è dedicato, disse che «chi più in alto sale, più lontano vede». E noi proprio là puntiamo, in alto”.

[Immagini di Sara Furlanetto]

Stelvio: evacuazione in corso per il maltempo

Sono in corso in queste ore le operazioni di recupero di193 persone bloccate da alcuni giorni in varie strutture ricettive in Alta Valtellina, al Passo dello Stelvio, a causa dell’ondata di maltempo che ha interessato il Nord Italia.

L’intervento in corso sullo Stelvio

A renderlo noto in un comunicato stampa è il Dipartimento della Protezione Civile, che, in accordo con le autorità locali, ha attivato il Coi (Comando Operativo Interforze) che procederà al trasferimento della popolazione, in una fase iniziale con l’ausilio di mezzi cingolati dei Vigili del Fuoco e, successivamente, con tre elicotteri della Difesa che dal Passo dello Stelvio procederanno alla messa in sicurezza delle persone verso Bormio.

Le operazioni proseguiranno finché tutte le persone non saranno state recuperate e comunque tenendo in considerazione l’evoluzione delle condizioni meteorologiche.