Dal Rifugio Fiume al Coldai

TAPPA 1 | TAPPA 2 | TAPPA 3 | TAPPA 4 | TAPPA 5 | TAPPA 6 | TAPPA 7 | TAPPA 8
Giro del Pelmo
Giro del Pelmo – Pelmetto

La tappa prevede gran parte del giro del Pelmo e del Pelmetto e si conclude al Rifugio Coldai, dove si può ammirare il Civetta.

Il giro del Pelmo-Pelmetto è raccomandabile e rappresenta una tra le escursioni da non perdere per gli amanti delle Dolomiti. L’itinerario si snoda lungo il sentiero alpinistico Flaibani (il n. 480), che è facile ma va percorso con un minimo di preparazione tecnica. Tale sentiero, che copre l’anello tra il Rifugio Città di Fiume e il Rifugio Venezia, passando per la forcella Val d’Arcia, è uno dei tratti dell’Altavia n.1 delle Dolomiti. L’escursione ad anello può essere fatta, indifferentemente, sia in senso orario sia antiorario. Perché non effettuarla in entrambi i sensi, vista la meraviglia e la bellezza di questi luoghi?

All’escursione principale è inoltre abbinabile e consigliabile una variante: la salita al masso delle orme di dinosauri. La salita è breve e ripidissima, ma molto interessante perché porta a una roccia caduta dal Pelmetto, che presenta orme dei dinosauri.

Poiché l’Alta Via N. 1 propone come seconda variante il giro del Pelmo e Pelmetto, passando dal Passo Staulanza (giro del Pelmo in senso antiorario) e arrivando al Rifugio Venezia dopo aver attraversato il tranquillo Triòl dei Cavài senza particolari difficoltà tecniche, decido, date le previsioni non ottime, di percorrere questo tratto. Partendo dal Rifugio Fiume, imbocco il sentiero 472 che, in circa un’ora e mezza di cammino, mi porta al Passo Staulanza. Di qui, proseguo sul sentiero 472 con destinazione Rifugio Venezia.

Il percorso inizia in salita lungo l’antico Tríòl dei Cavai e conduce fuori dal bosco, arrivando fino al piede dello spigolo occidentale del Pelmetto, da dove parte un sentierino che sale al masso con le orme dei dinosauri. Il cammino si distende poi sul versante meridionale del monte, raggiungendo, sotto la verticale della Fisura, l’ampia zona di pascolo, panoramica e di solare bellezza, con i caratteri tipici dei classici paesaggi dolomitici.

Rifugio Venezia
Rifugio Venezia

In seguito, proseguo attraverso una zona aperta che aggira il crestone sud-orientale del Pelmo, in corrispondenza di una singolare e nettissima architettura rocciosa a baldacchino, chiamata, per la sua caratteristica forma, “Dambra”, dal nome di una calzatura tipica delle Dolomiti. Raggiungo un’altra zona di pascolo, denominata Campi di Rutorto, sul versante orientale del monte, dove si trova il Rifugio Venezia, che rappresenta un luogo eccellente per chiunque desideri allungare di un giorno la “sua” Alta Via, oppure protrarre di un paio d’ore la facile e meravigliosa tappa successiva.

Il Rifugio sorge su una sommità nei pressi della Sella (o Passo) di Rutorto, a 1.931 metri, in invidiabile posizione panoramica sulle vicine Dolomiti del Cadore e alla base del superbo Pilastro Nord Est del Pelmo. È punto di partenza per la Cengia di Ball e la Cima del Pelmo.

Chi vuole percorrere tutto il giro del Monte Pelmo, come ho proposto all’inizio, dal Rifugio Venezia può imboccare il Sentiero 480, che lo condurrà al Rifugio Staulanza o al Rifugio Fiume.

Personalmente, decido di concludere la tappa al Rifugio Coldai. Di conseguenza, il percorso dell’Alta Via N. 1 mi fa tornare sul sentiero 472. Attraversando di nuovo il Triòl dei Cavai, aggiro il Pelmo verso sud, per poi dirigermi in direzione ovest, imboccando il sentiero 474 che porta a Pala Favera, dove ci sono buone possibilità di pernottamento.

Proseguo verso il Rifugio Coldai. Il dislivello in salita è di 840 metri e in discesa di 660 metri circa. Risalgo di 50 metri e imbocco la strada forestale sulla destra (segnavia 56). Continuo su un’ampia strada sterrata fino a Casera Pioda. Mi attende qualche pendenza in più nel primo tratto, ma si tratta comunque di un percorso tranquillo e godibile. La vista sul Civetta iniza a essere mozzafiato. Aggiro la casera sulla sinistra e imbocco il sentiero 556 che sale ripidamente con una serpentina finale più impegnativa, conducendomi al Rifugio Coldai. Di qui la visuale sul Civetta e il Pelmo è spettacolare.

Il tempo non promette nulla di buono, perciò rinuncio a malincuore alla salita al laghetto, da dove la vista sulla Marmolada è meravigliosa. Sarà l’inizio della mia prossima tappa.

GALLERY
Alcuni scatti del percorso che conduce Dal Rifugio Fiume al Rifugio Coldai. Tra questi, in ordine: mappa del giro Pelmo-Pelmetto, vista sul Civetta nel percorso dal Rifugio Fiume al Rifugio Staulanza, sentiero per il Passo Staulanza, Rifugio Staulanza, sentiero per il Rifugio Venezia, primi cartelli per il Rifugio Venezia, simbolo dell’Alta Via N.1, vista del Civetta dal Pelmetto, fessura tra Pelmo e Pelmetto, Pala Sud del Pelmo, Pelmo lungo il sentiero che porta al Rifugio Venezia, Rifugio Venezia, Rifugio Venezia, Pelmo dal Rifugio Venezia, Rifugio Palafavera, inizio del percorso per il Rifugio Coldai, vista Civetta lungo l’itinerario che conduce al Rifugio Coldai, panorami lungo il percorso che porta al Rifugio Coldai, Sentiero 566, Teleferica, Rifugio Coldai, vista sul Civetta dal Rifugio Coldai, Alleghe dal Rifugio Coldai.